Le bolle: crollo dei mercati e timing di entrata

Luglio 22 –

Se dicessi «bolla del 2000», quale sarebbe il primo indice azionario che vi verrebbe in mente?

Penso di non sbagliare se dicessi Nasdaq.

1 – Andamento Indici Nasdaq 100, Ftse Mib, Dax da agosto 1998 a gennaio 2002

Eppure è proprio nel Nasdaq che a Marzo 2000 avreste dovuto investire. Guardando l’andamento a posteriori di Nasdaq, Dax e FtseMib, la vera bolla era il FtseMib.

2 – Andamento Indici Nasdaq 100, FtseMib, Dax da marzo 2001 a oggi

E sapete perché? Perché quando investite comprate una sommatoria di cicli

3 – Grafico cicli economici

E si può parlare di bolla finanziaria se e solo se siamo sui massimi di una serie stazionaria o con un trend decrescente.

Se la serie è caratterizzata da un trend crescente, tanto più questo è forte tanto più il momento di acquisto non è importante.

4 – Grafico trend crescente

Per chi investe principalmente in mercati con trend il timing può essere meno importante rispetto all’analisi del trend al punto da essere, a volte, completamente ininfluente.

Per chi investe principalmente in mercati stazionari (attorno ad un trend a media zero o decrescente) invece,

il timing è tutto.

Purtroppo, quando il timing è tutto, è più facile parlare che agire.

L’aggregato dei 1200 fondi venduti in Italia dimostra che, nel complesso, l’industria del risparmio gestito investe su serie stazionarie (media zero o negativa).

5 – Rendimento fondi. Elaborazione di Komorebi Invest Suisse Sa

Come identificare il trend di un indice azionario?

Sicuramente non attraverso una retta di regressione tracciata su un grafico di prezzo.
Il trend di un indice azionario dipende, in primo luogo, da quello delle sue grandezze sottostanti, ossia Pil e Utili. Volendo scendere più nel dettaglio dipende dalla determinante di questi ultimi ossia il binomio produttività/debito.

Questo è il Pil nominale Usa. Il trend del Pil Usa è talmente potente che si fa fatica a identificare gli eventi avversi (crisi finanziaria, guerre, Covid)

6 – Andamento Pil nominale Usa

Il trend del Pil nominale Usa di fatto spiega il trend degli utili di S&P500, anch’esso talmente potente che qualsiasi picco di utili dal 1950 ad oggi è sempre stato superato.

7 – Andamento Pil nominale Usa a confronto con andamento degli utili delle società dell’indice S&P500

Questo è il Pil nominale Italiano. Qua i momenti di crisi si vedono, eccome. La serie è quasi stazionaria (con media zero o leggermente positiva) da almeno 14 anni e anche prima il tasso di crescita percentuale annuo era una frazione di quello del Pil Usa

8 – Andamento Pil nominale Italia

Quella serie spiega in parte il trend degli utili del FtseMib. Anzi, il fatto che quest’ultimo abbia un trend decrescente indica che nel medesimo indice è maggiormente rappresentata la parte «peggiore» dell’economia italiana (in termini di produttività/debito).

9 – Andamento Pil nominale Italia a confronto con andamento degli utili delle società dell’indice FtseMib

Ma torniamo agli Stati Uniti. Sembrava potente il trend di crescita del Pil Usa e del suo legame con gli utili di S&P500?
Bene, esiste qualcosa di molto più potente.

10 – In verde rapporto tra Utili delle società appartenenti al Nasdaq e Utili delle società appartenenti all’indice S&P500

Quindi, quando vediamo grafici come questo sotto (proposto molto spesso da chi è negativo sui mercati da almeno 15 anni) mi raccomando …

11 – Confronto fasi di calo indice tecnologico US.

ricordiamoci anche del grafico n.2 e di questo.

12 – Confronto tra andamento relativo Russel titoli value vs titoli growth paragonato a andamento relativo Russel utili titoli value vs titoli growth.

A nostro avviso le bolle si nascondono altrove.

Ad esempio, basta osservare la divergenza tra indice Stoxx600 auto rispetto e vendite auto mondiali (dati assoluti).

13 – Vendite auto mensili mondiali vs andamento indice Stoxx Auto 600.

Indice Stoxx600 auto serie con trend crescente rispetto a serie vendite auto stazionaria-decrescente (decrescente non perché così sembra dal grafico ma per i motivi di cui spesso abbiamo parlato)

14 – produzione auto vs andamento Stoxx Auto 600

Oppure osserviamo in Germania la divergenza del trend tra indice DAX rispetto alla bilancia commerciale tedesca.

15 – Andamento indice Dax vs andamento bilancia commerciale Germania

Ecco perché in questi ultimi anni ho spesso parlato dei limiti del sistema capitalistico

e su come alcune economie abbiamo raggiunto questi limiti,

16 – Andamento debito pubblico italiano vs andamento del Pil italiano in seguito ad incremento di debito.

mentre altre siano riuscite costantemente ad alzarlo

17 – Total Factor productivity
18 – Prodotto per ora lavorata. Sopra confronto su base 100 a marzo ’98; sotto in valore assoluto

E il trend dei tassi di interesse?
Secondo noi continuerà ad essere decrescente o stazionario su livelli attorno al 2%

19 – Trend secolare dei tassi di interesse Usa. In azzurro le stime teoriche di Komorebi Invest Suisse.

La Fed sta alzando i tassi per evitare aumenti salariali nominali troppo veloci rispetto all’andamento della produttività. Non è dietro la curva. I rialzi dei tassi non troveranno nessuna bolla da far scoppiare, perché il consumatore americano, negli ultimi 12 anni, ha ridotto notevolmente il suo leverage ( da quasi 140% del reddito disponibile al 100%). I consumi, quindi, scenderanno molto meno in questo ciclo di tightening rispetto alla discesa del ciclo del 2008.

20 – Andamento leverage consumatori americani e banche rispetto a ciclo tassi Fed

Il trend dei prezzi delle materie prime secondo noi è stazionario.

21 – Andamento indice prezzi materie prime. Trend di lungo periodo.

E questo perché la tendenza del sistema economico è verso un minor uso di materie prime

22 – Utilizzo materie: confronto tra auto del 1994 e nuove auto

Ricordate the «age of freedom» di cui molte volte abbiamo parlato?

23 – Video Rethinking Humanity – Episodio 6

Il trend dell’inflazione rimane decrescente perché il motivo della fiammata è stato quasi del tutto rimosso

24 – Reddito disponibile e Pil Usa

Mettiamo insieme tutti i tasselli del puzzle per confermare la nostra idea principale sul trend di lungo periodo:

Saldi commerciali decrescenti dell’Europa, uniti ad alti livelli di debito e inflazione strutturalmente più elevata che negli USA, porteranno ad un importante spostamento di capitali dal mondo dei tassi nominali negativi o prossimi allo zero, ed assenza di crescita dell’Europa, al mondo dei tassi nominali positivi e crescita degli USA. In un contesto inflattivo e di tassi in rialzo, i titoli «growth» (ossia Nasdaq) sono destinati a performare meglio.

Potremmo riassumere tutti i grafici precedenti con questo:

25 -Confronto tra andamento del cambio Euro Dollaro e andamento del rapporto tra gli utili delle società dell’indice MS Euro vs gli utili delle società dell’indice S&P500.

Il presente documento è stato predisposto da Komorebi Invest Suisse SA, sulla base di informazioni pubblicamente disponibili, di dati elaborati internamente e di altre fonti di terze parti ritenute affidabili. Le informazioni ottenute da fonti pubbliche o da terze parti non sono state verificate da Komorebi Invest Suisse SA che, pertanto, non può garantirne l’accuratezza, la completezza o l’affidabilità. I contenuti nel presente documento si riferiscono alla data in cui esso è stato redatto indipendentemente dal momento in cui il lettore può ricevere o accedere alle informazioni ivi presenti. I contenuti possono essere soggetti, in qualsiasi momento, a modifica senza obbligo di preavviso o motivazione da parte di Komorebi Invest Suisse SA. Il presente documento ha finalità meramente informativa e rappresenta l’opinione personale dei collaboratori della società. Non è consentita la riproduzione, la divulgazione, la trasmissione o pubblicazione dello stesso in qualsiasi formato, senza la preventiva autorizzazione scritta della società. Il presente documento non rappresenta un’offerta o una consulenza personalizzata né una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di strumenti finanziari e/o di qualsiasi tipologia di servizi di investimento o altro servizio. Le informazioni contenute nel documento non costituiscono inoltre consulenza in materia economica, legale, fiscale o di altra natura. Va altresì tenuto presente che i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. I rendimenti eventualmente indicati sono al lordo degli oneri fiscali.

Lascia un commento